I PERSONAGGI: LE SCHEDE

Abbiamo le idee per una storia, abbiamo alcuni spunti circa i personaggi, abbiamo fatto il casting.
A tutto ciò segue la redazione delle schede in cui viene approfondita la conoscenza di ogni personaggio di rilievo di un romanzo sotto tre aspetti:

1.. fisico
2.. sociologico
3.. psicologico

Le schede possono arrivare anche a più pagine di foglio A4 in quanto, come accennato in alcuni post precedenti, prima di iniziare a scrivere devo sapere tutto o quasi di un personaggio, dalla nascita fino alla prima frase del primo capitolo.

Devo riuscire a provare quello che prova lui, a pensare come lui, sapere come può reagire davanti a una situazione imprevista, di cosa ride e di cosa piange, cosa lo rende triste e cosa lo rallegra, cosa lo motiva e cosa non gli interessa.

Devo essere lui.

Per certi aspetti è come quando incontri una persona reale.

Anche tu, quando ti relazioni con un altro essere umano, noterai per prima cosa l’aspetto fisico: altezza, peso, corpo, colore dei capelli, degli occhi, lineamenti del viso, abbigliamento, ecc.

Ma io vado oltre, ponendomi una lunga serie di perché.
Per esempio prendo nota di eventuali cicatrici nascoste, o di tatuaggi, e mi domando il motivo per cui quel personaggio se l’è procurate o per cui ha deciso di imprimerli sulla pelle, cosa c’è dietro un certo modo di vestire o dietro un particolare accessorio che indossa.

Torniamo alla realtà di tutti i giorni.
Dopo aver notato l’aspetto esteriore come ti approcci all’altro per conoscerlo meglio?

Probabilmente inizi a parlare del più e del meno, a fare qualche domanda, andando sempre più nello specifico. Ed è così che faccio con il mio personaggio.
Vengo a conoscenza della sua provenienza, gli studi che ha fatto, il lavoro che svolge, e altro, inquadrandolo dal punto di vista sociologico.

E come accade anche a te con un persona reale, solo dopo che si è creata una certa fiducia e si è sviluppata una maggiore confidenza, posso andare un po’ più in profondità e cercare di capire la sua personalità, i gusti, le preferenze, la visione della vita e del mondo, pregi e difetti, cosa pensa di sé e degli altri.

E anche qui vado più in là.
Mi
appunto il segreto che non mai rivelato a nessuno, la sua paura più grande, il sogno che non ha ancora realizzato, il suo desiderio proibito, la bugia più dolorosa, l’angoscia che lo perseguita, le emozioni che prova più spesso.

Uno strumento che più di una volta mi ha aiutato in questa fase è l’Enneagramma.

L’Enneagramma è un simbolo geometrico utilizzato in ambito psicologico ed esoterico costituito da una circonferenza suddivisa in nove parti che rappresentano altrettante tipologie di personalità e l’interazione  di tre forze: creativa, distruttiva, conservatrice, oppure attiva, ricettiva, conciliativa, oppure conservativa, sessuale, sociale.
Per un approfondimento sull’argomento:

https://it.wikipedia.org/wiki/Enneagramma_della_personalit%C3%A0

Alla fine, di tutte le informazioni raccolte faccio una sintesi in cui pongo il focus sui tratti salienti.

Per i personaggi di un romanzo vale quanto vale anche per noi: siamo una somma di tante caratteristiche e sfumature, ma abbiamo alcuni aspetti e particolarità più spiccate e che più di altre ci distinguono come esseri umani unici.

Non so se tra di voi c’è un Marco o una Cristina o una Francesca. Se chiedessi a un vostro conoscente chi è Marco, Cristina o Francesca, quale sarebbe in poche parole la risposta che mi darebbe? Quali le loro principali qualità e i più grandi difetti?
Ecco le sintesi dei personaggi rispondono a domande di questo tipo e diventano utili per un eventuale rapido ripasso delle fondamenta delle diverse personalità nel corso della narrazione.

Ti ringrazio per avermi dedicato un po’ del tuo tempo.
Un filo invisibile ci unisce.

Ciao!

Roberto Marzioli
Vita, amore e dintorni