TU, IO E PADRE FEDERICO  ( I PERSONAGGI )

Quanta parte di te ritrovi nei personaggi di un romanzo? Poco? Tanto?
Sicuramente dietro il loro volto c’è l’autore.
Ma non solo. Forse anche qualcosa di te.

In cosa assomigli a padre Federico?

Padre Federico è uno dei personaggi più tormentati del mio ultimo romanzo, in uscita fra qualche settimana.

Nella storia rappresenta il contrasto tra sacro e profano, fra spiritualità e materia.
E da questo punto di vista io e lui siamo molto simili.

Non so se capita anche a te, ma per me, come per padre Federico, ci sono giorni in cui sento una connessione profonda con quanto mi circonda, quasi potessi toccare qualcosa di invisibile, in cui avverto la convinzione che tutto, persino l’inspiegabile, alla fine possa avere un senso.
Ma ci sono altri giorni, invece, in cui intorno non sento nulla, come se il mondo fosse stato inghiottito da un buco nero fatto di vuoto e silenzio.

Passo così da briciole di serenità a una malinconia impossibile da arginare.
E viceversa.

Ho costruito il personaggio di padre Federico prendendo spunto da un ricordo della scuola elementare: il frate che veniva a parlarci di religione e che arrivava su una moto di grande cilindrata.

L’ho completato prendendo alcuni elementi da una serie televisiva di tanti anni fa con protagonista un prete di bell’aspetto.

E poi ho riassaporato i momenti del catechismo tornando nella chiesa del mio quartiere, al periodo tra l’infanzia e l’adolescenza.
Ho attraversato i chiaroscuri fra le navate, ho odorato le tracce di incenso nell’aria, la scia della cera bruciata delle candele, ho ascoltato il cigolio delle panche davanti all’altare e del legno del pavimento della sagrestia.
 

A quale personaggio famoso mi sono ispirato?
Chi ho scelto per vestire nella mia mente i panni di padre Federico?

Un attore che ha interpretato la parte del camerlengo in un film tratto da un romanzo di Dan Brown, ma con la barba come nel ruolo avuto nella seconda trilogia di Star Wars: Ewan McGregor.

Cos’altro c’è di me in questo personaggio?
E quanto di te?

Alla prossima puntata, con una altro esempio, un altro personaggio.

Ti ringrazio per avermi dedicato un po’ del tuo tempo.
Un filo invisibile ci unisce.
Ciao!

Roberto Marzioli
Vita, amore e dintorni