Quanti battiti del cuore ci sono in questo momento nel mondo?
Quanti cuori stanno battendo adesso? Proprio ora, in questo preciso istante?
Te lo sei mai chiesto?
Milioni, miliardi…
Mi domando cosa stiano facendo ora mentre sto scrivendo…
Ci sono cuori che stanno andando allo stesso ritmo, altri invece che stanno andando a una velocità diversa.
C’è il cuore che batte veloce perché ha paura, o forse per ansia, o perché all’apice dell’amore.
C’è il cuore in gola di chi sta scappando… Da qualcosa, da qualcuno…
C’è quello che al contrario sta correndo incontro a un altro: l’innamorata verso il suo lui, il bambino verso la madre, il cane verso il suo padrone…
C’è quello che batte lento.
Qualcuno si sta rilassando, qualcuno è malato, qualcuno al tramonto ci sta lasciando.
Uno è in affanno e accompagna un segno sul viso che sembra una lacrima.
Un altro, nello stesso istante, come d’incanto sembra scoppiare di gioia.
C’è quello su cui si posa una guancia: qualcuno che cerca conforto, il neonato sul petto della madre, il gattino sul corpo di mamma gatta…
Un cuore ha un sussulto. Una sorpresa, un dubbio, una spavento.
Un altro invece segue la monotonia dello scorrere dei secondi, dei minuti, delle ore.
Quanti battiti del cuore ci sono ora nel mondo?
Se potessimo unire tutti i suoni di questi battiti, che tuono potremmo udire, che esplosione sonora si propagherebbe nell’universo?
Un cuore si ferma e poi riparte, a un altro viene a mancare un colpo, un altro ancora ha bisogno di un aiuto per continuare a pulsare.
Un cuore ha un’accelerazione: un ricordo, un sogno, un pensiero improvviso, forse un desiderio. E poi c’è quello che lavora in silenzio, come fosse qualcosa di ovvio, di scontato, ma che scontato non è.
C’è quello vecchio amplificato dalla strumentazione di un macchinario, e quello giovane di chi non è ancora nato e che un’immagine rimanda tra le ombre chiare e scure di uno schermo.
C’è anche quello tenuto nascosto, celato.
Per vergogna, timore o forse pudore.
Quanti battiti si confondono con i rumori del mondo?
Quanti invece sono lì, nel petto, nella testa, i soli, gli unici suoni a riempire il silenzio?
Se potessimo contare i battiti del cuore di tutti gli esseri umani in un anno, o in due, in cinque, in dieci, che numero avremmo?
Milioni e milioni.
Miliardi…
Tutti insieme.
L’immagine che ho adesso, alzando le dita dalla tastiera del pc, ascoltando il mio cuore e il cuore di chi mi sta accanto, è quella di un’orchestra.
Tanti strumenti che suonano, che vibrano, che scandiscono il tempo.
Tante note sullo stesso spartito.
La musica di sottofondo del nostro vivere.
Un saluto, e a presto!
Roberto
Se c’è un’emozione che desideri provare, ti auguro di poterlo fare quanto prima.
Dell’autore:
“Il cielo dietro l’orizzonte“, primo romanzo della serie “Vita, amore e dintorni“
“Nebbia e sabbia“, secondo romanzo della serie “Vita, amore e dintorni“