Che pensieri passano per la testa, al mattino, davanti allo specchio? 

Basta che ti guardi un secondo in più, ed è fatta.
La mente inizia il viaggio. Ti porta con sé, lontano, dentro di te.

In quel riflesso inizi a perderti e a ritrovarti più volte, come d’altra parte ti accade spesso lungo i giorni che passano, che scorrono via in fila indiana, senza sosta, uno dopo l’altro.

Cosa vuoi veramente?
Forse non lo sai.
O forse lo sai perfettamente.

Arriva un ricordo, e non capisci il perché, non comprendi perché proprio ora.
Ti sorprende e ti sorprendi.
Pensi a una carezza, a un bacio, a quella lacrima che volevi non scendesse.

Gli occhi sembrano stanchi.
È normale, ti sei appena alzato. Lo ripeti a te stesso per rassicurarti.
Cosa vorresti vedessero oggi? Cosa invece no?

Cos’è che non va? E cosa invece ti rallegra il cuore?
Oggi ti ricorderai di guardare il cielo? Di alzare gli occhi da terra?
Di ascoltare più che parlare, di capire più che mostrare?
O resterai nel tuo mondo, solo con te stesso, lontano da chi vorresti vicino?

Forse dirai scusa, oppure grazie.
Qualcuno lo dirà a te.
O rimarrai in silenzio, o rimarrà in silenzio, senza trovare le parole, forse perché non ce ne sarà bisogno, forse perché capire dopo tutto non sarà così difficile.

Cosa provi adesso?
A volte ti senti piccolo, insicuro, un atomo nell’universo.
Altre volte invece ti vedi grande, forte, deciso. È così che ti piacerebbe sempre essere.
Ma non oggi, oggi no. E non è così nella maggior parte dei giorni.

Chissà, ti chiedi, se anche per le persone che ti circondano provano quello che provi tu.
Quelle che incontri, quelle che conosci, quelle che non sai chi sono.
Spesso ti appaiono così sicure, piene di certezze. Quelle che tu non hai.
Verità o maschere?
Pensieri ignoti, emozioni nell’ombra, sensazioni nascoste…

E il volto che vedi nello specchio che maschera è?
A volte ti trovi invecchiato.
È chiaro che sei sempre tu, ma c’è qualcosa di diverso, di passato, qualcosa che il tempo ha segnato un poco di più.
Non è un particolare. È l’insieme che ti sembra così, diverso.
Semplicemente diverso.

Altre volte però non sei poi così male, ti dici.
Una luce particolare in quello sguardo.
Nuovi pensieri.
Memorie, suoni, colori.
Pensieri leggeri, che accarezzano.

Ti domandi cosa andrà bene oggi, cosa invece andrà come non avevi previsto.
Alcuni momenti rimarranno nella memoria, forse indelebili.
Altri scivoleranno via e si perderanno nell’oblio, dissolti nel vuoto della dimenticanza.

Ci sarà qualche sorpresa? Positiva o negativa? Buona o cattiva?
O tutto invece ti sembrerà scontato.
Un giorno simile a tanti altri, un giorno come tanti altri.

Ti fermi a fissare il riflesso.
Chi è l’uomo allo specchio? Chi è veramente? Chi era? Chi sarà?
Un uomo che ha vissuto, un uomo che vuole vivere.

Ce la farai anche oggi? Sì, dai, ce l’hai fatta fino ad ora.
O forse no. Oggi no? Chissà.

Uno strano sentire si fa strada, ti dice che sarà una giornata difficile, con quel peso che vuole restare con te. Una nostalgia? Sembra proprio di sì. Come hai provato altre volte. E speri che, come altre volte, senza pensarci piano piano possa prima o poi andare via.

Dalle fessure della finestra la luce ti arriva meno grigia, si è fatta più azzurra.
E anche il tuo viso ti appare per un istante un po’ più luminoso.
È un attimo, breve, che passa veloce, ma che resta quel tanto per strapparti un sorriso, o qualcosa che ci assomigliava tanto.

Quella luce ti ricorda che un nuovo giorno è iniziato, che c’è una vita da vivere, una storia da condividere.
E allora che fare?
Tiri un lungo respiro. Annuisci.
Poi fai spallucce, ti strizzi l’occhio e sottovoce ti dici:
Forza, coraggio! È ora di andare!”

😉
A presto!
Ciao, Roberto.

Se c’è un’emozione che desideri provare, ti auguro di poterlo fare quanto prima.